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La Linea Gotica o Linea Verde

Il 10 luglio 1943 le truppe gli alleati sbarcarono in Sicilia e iniziarono la loro avanzata verso nord, ma la resistenza delle truppe tedesche fece sì che dall'ottobre 1943 al maggio 1944 il fronte si arrestasse sulla linea di Cassino permettendo all'esercito nazista di controllare e sfruttare per l'economia di guerra le risorse dell'Italia centrale e settentrionale.

Dopo il crollo della linea di Cassino i tedeschi si ritirarono molto velocemente, il 4 giugno venne liberata Roma e l'11 agosto Firenze insorse contro l'occupazione nazista e contro il governo fascista della Repubblica di Salò, 11 giorni dopo gli alleati entrarono in città. L'ultimo baluardo difensivo per l'esercito in ritirata fu stabilito sull'Appennino centrale affinché potesse essere tenuta sotto il controllo nazista e fascista la Pianura Padana, sia per poter sfruttare appieno tutte le risorse industriali, agricole e di manodopera di cui questa zona è particolarmente ricca, sia per proteggere la Germania e l'Europa settentrionale dall'avanzata alleata.

La Götenstellung, ovvero la Linea Gotica, che dopo le prime sconfitte fu ribattezzata Linea Verde, divenne quindi una barriera difensiva importantissima, da tenere a tutti i costi. La morfologia di questa zona italiana, con gli Appennini e ad est i fiumi e le zone delle valli, offriva uno scenario particolarmente favorevole e l'opera dei genieri tedeschi, affiancati da circa 50.000 operai italiani e da una brigata slovacca di 2.000 uomini, permise la fortificazione dei 320 chilometri che andavano dal fiume Magra, tra La Spezia e Massa Carrara, a Pesaro. Nel solo settore orientale della Gotica furono realizzate 3.604 trincee, 479 postazioni per i cannoni, 2.375 nidi di mitragliatrici, circa 4.000 casematte e 16 mila postazioni per cecchini, furono stesi 117 chilometri di filo spinato e reticolati e posate circa 100 mila mine.5 La difesa era organizzata per fasce successive, per questo motivo a volte si parla di Linea Gotica 1 e 2, la seconda molto più resistente.

Alla fine di agosto '44 scattò la così detta Operazione Olive, il cui obiettivo era lo sfondamento della Gotica sul fronte adriatico. Nella seconda metà di agosto venne deciso lattacco sul litorale adriatico e gli inglesi, assieme ai greci, ai canadesi e ai neozelandesi arrivarono a Rimini quasi un mese dopo, il 21 settembre, dopo avere subìto perdite rilevanti; mentre gli americani giungevano a Firenzuola e raggiungevano il passo della Futa. A metà settembre gli americani occuparono Monte Battaglia, con la collaborazione determinante dei partigiani, che lo avevano preso e tenuto per giorni, e la strada per Imola sembrava aperta.

La Gotica cedette sotto la spinta americana e, uno dopo laltro, furono liberati i centri principali lungo la Futa. Allinizio dottobre vennero liberate San Benedetto val di Sambro, Monzuno e Porretta Terme, mentre i Brasiliani della Feb (Forza di spedizione brasiliana) risalivano il corso del fiume Serchio. A metà ottobre, lavanguardia americana si fermò davanti a Livergnano (Pianoro), ad una quindicina di chilometri da Bologna. 13 novembre 1944 la radio "Italia combatte" diffuse le "Nuove istruzioni impartite dal generale Alexander ai patrioti italiani", il così detto proclama Alexander dove il generale rendeva pubbliche, ad alleati e a nemici, le strategie militari che prevedevano larrestarsi delle operazioni e invitava i partigiani italiani a cessare le attività in attesa della ripresa dei combattimenti prevista per la primavera. Non era evidentemente possibile per i partigiani tornare nelle proprie case, visto che lItalia settentrionale era controllata da nazisti e fascisti e quindi i mesi che seguirono furono drammatici per la Resistenza: numerosissime furono le azioni di repressione, i rastrellamenti e le stragi e durissimi furono gli scontri con tedeschi e le milizie della repubblica di Salò.

Dopo larrestarsi degli americani, gli inglesi proseguirono sempre più lentamente lungo le vie Emilia e Adriatica, liberando Cesena, Forlì e Ravenna, con la collaborazione dei partigiani. Alla fine dellanno si fermarono davanti allargine destro del Senio. Nelle valli del Savena e del Reno la linea difensiva tedesca era posizionata su Belmonte, Zula, monte Adone e Monterumici. Le attività militari ripresero e il 20 febbraio gli americani, con lappoggio dei partigiani della divisione “Modena Armando” conquistarono il monte Belvedere e il 5 marzo entrarono a Castel d'Aiano mentre la Feb conquistava Castelnuovo. Terminò così loperazione Encore e il fronte si fermò nuovamente7 per rimettersi in movimento dopo qualche tempo e le truppe sudafricane conquistano il 16 aprile la vetta di Monte Sole mentre la 10° divisione di montagna americana avanzò fino a Tolè e conquistò terreno sulla Porrettana. La ritirata dei tedeschi divenne a questo punto inarrestabile, il 18 aprile gli americani presero monte Adone e Brento e fecero allontanare i tedeschi da Monterumici. Il 21 aprile polacchi e bersaglieri italiani entrano in una Bologna già sgombra dalle truppe tedesche.

 

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